"Taipi ("Typee") rappresenta un punto di svolta nella parabola artistica di Herman Melville. Il libro consiste in un resoconto romanzato delle sue avventure nelle isole Marchesi. L'opera, un affascinante misto di narrativa e reportage antropologico, racconta la vita nella valle di Taipee.
Il successo del libro lo spinse a continuare a scrivere, portandolo a pubblicare altre opere basate sulle sue esperienze di viaggio, come "Omoo" (1847) e "Mardi" (1849). Tuttavia, con il passare del tempo, Melville iniziò a esplorare tematiche più profonde e complesse, culminando nel suo capolavoro "Moby-Dick" (1851), un romanzo che inizialmente non ottenne il successo sperato, ma che in seguito sarebbe stato riconosciuto come uno dei grandi classici della letteratura americana.
La prima edizione di "Typee" fu pubblicata nel 1846 dalla casa editrice Wiley & Putnam di New York. In Inghilterra, il libro fu pubblicato quasi contemporaneamente dalla casa editrice John Murray. Il successo immediato del romanzo portò a numerose ristampe e traduzioni in varie lingue. Tuttavia ci furono anche controversie riguardo alla veridicità delle descrizioni di Melville e alcune edizioni successive furono modificate per rispondere alle critiche.